Roba da matti!

Non so se siano tutte vere, ma le liste che ho visto in queste elezioni hanno un che di esilarante. Non mi spiego come abbiano potuto idearle...genialità, pura genialità.
Tipo..Fronte Verde che mi ricorda il Giugante Verde, la marca di legumi. Poi i vari: Grande Sud, Grande Sud Indipendente, Indipendenza per la Sardegna, Indipendenza veneta, Lega Federale del Sud Arsura del Sud (????), LEGA ITALIA (!!!), Lega Lombardo-Veneta, Lega Nord Padania Tremonti 3i Maroni, Lega Padana Lombardia, Liga Veneta Repubblica, Lista per l'indipendenza sarda, Movimento Friuli, Movimento per l'indipendenza della Sicilia, Partito del Sud Meridionalisti Unitari (!?!?! machevvordì??), insomma, se qualche tempo addietro qualcuno ha detto che "Qui si fa l'Italia o si muore", nel 2013 l'Italia la vogliono smembrare, come se già non l'avessero fatto abbastanza i vari lorsignori della "politica" (doverosamente tra virgolette).
Poi c'è chi cavalca l'onda di Grillo: Movimento 5 stelle senza beppegrillo.it, Movimento 5 Stelle con Beppe Grillo, 5 Stella e la Lista del Grillo Parlante. C'è anche un Merlo, oltre a un Grillo, per gli Italiani all'estero. Poi ci sono i Poeti d'azione, e chi punta sull'enfasi libertaria...come Liberi da Equitalia. E sempre sul tema tasse, c'è No Gerit Equitalia e i furbissimi Mondo anziani pensioni minime 1000 euro, certo, chissà con quale bacchetta magica, che se avremo la pensione sarà già un grande miracolo...e altre varie liste di pensionati...
Partito Dna di Cicciolina...che non ho nemmeno capito cosa sia...nè voglio approfondire...
Partito Nazionale Stranieri in Italia (mah!?!?), Io amo l'Italia (ci doveva pensare uno "straniero" a farlo)..
E poi le perle: Partito Bunga Bunga, Partito Pirata e Partito Internettiano.
Non mi dilungo oltre..
ma...tutto ciò la dice lunga...sullo stato ridicolo (c'è da piangere in realtà, e non dalle risate) in cui versa l'Italia. L'Europa...Il mondo?
Per fortuna che anche il peggio ha spesso il suo lato comico :)

L'arte di far arte

Reduce da una serata (finalmente una cosa a un orario decente, umano, che non costringa a stare in giro su autobus ancora alle 3 di notte) passata in visita a una collettiva di arte contemporanea.
Che, almeno per me e le persone con cui ero (sì, ogni tanto faccio le cose in compagnia) è risultata abbastanza...deludente...desolante...
Oddio, per me no, ero ben consapevole di quello che mi aspettava e mi sarei stupita del contrario. Più che altro, ero andata proprio con la speranza di stupirmi, lascio sempre le porte aperte alla possibilità.
Però cari ragazzi...da artista a artista lo dico...
Lo capisco che non viviamo nel momento più felice della Storia. Però...nemmeno il Rinascimento, nemmeno il Medioevo, nemmeno l'Antichità lo erano...c'erano povertà, ingiustizie sociali...
Eppure l'uomo era in grado non solo di realizzare (perchè tante cose oggi non sapremmo più farle...per rifare una cupola come quella del Pantheon si è dovuto attendere il cemento armato, e quella invece è solo in mattoni, antichi peraltro...non sapremmo rifare una statua crisoelefantina enorme come quella di Athena Parthenos che, peraltro, ormai non esiste più...nè una cattedrale gotica...eccetera, eccetera, eccetera) ma di IMMAGINARE quelle bellezze...
Perchè oggi non siamo in grado nemmeno di concepirle? L'arte presenta il vuoto contemporaneo. E' di una vuotezza esasperante. A parer mio, sia chiaro.
Ecco, io penso che l'artista non debba solo riprodurre facendolo passare attraverso la propria interiorità il mondo che lo circonda, ma debba crearlo, il mondo. Dio è l'artista supremo, e in ogni artista c'è una scintilla di quella creazione originaria. Talento benedetto dal Signore! Che diventa troppo spesso sciovinismo egocentrico delle proprie facoltà, nevrosi, rappresentazioni di un mondo e di una vita che a volte sembra non si sappia nemmeno dove vadano a parare.
Capisco anche che uno potrebbe dire: "Non ci sono più i grandi committenti di una volta, non si può spendere più così tanto per l'arte". Certo, chi spenderebbe tanto tempo e denaro per una nuova fabbrica di San Pietro, per una nuova Cappella Sistina, per una nuova cupola di Brunelleschi, per dei nuovi Caravaggio? Eh lo so, non si può fare. Occorre essere efficienti, veloci, competitivi, quelle sono cose dispendiose e farraginose (poi non si capisce perchè l'arte no e la burocrazia italiana, che lo è altrettanto se non di più, sì...vabè). Però garantisco che i soldi per l'arte si spendono, eccome. C'è tutto un mondo sotterraneo e di committenti anche grossi (anche le multinazionali si fanno mecenati oggi) dove i soldi girano, alla facciaccia nostra. Basta guardare una certa architettura, sotto gli occhi di tutti. Eppure c'è una sterilità intellettuale, io aggiungerei pure intellettiva, che impedisce un miglior impiego di tutto ciò.
Secondo me camminare in luoghi belli, anche una città bella, con case belle, strade belle, rende più belle anche le persone. Le forme danno in qualche modo forma anche al nostro essere.
Ieri una persona che deve per necessità lavorative reinventarsi e reinvestirsi "artista" (a che punto siamo arrivati!) mi diceva: "L'arte è una gran presa per...@!*!". Quanto ha ragione! E aggiungeva "Non vorrei fare l'artista, ma dato che me l'hanno proposto e devo lavorare, ok...volete essere presi in giro? Ok".
E almeno questa è stata onesta.
Però di sedicenti "artisti", e pure di discreto successo, ne conosco tanti...
Abbastanza, quanto meno, da chiedermi perché loro trovano il coraggio di mettersi in mostra e tanta gente brava e con un mondo interiore stupendo no.
Dicono che ciò che distingue l'artista dall'artigiano è che l'artista ci mette il cuore nella sua creazione, l'artigiano no. A parte che non lo ritengo vero, ma pur ammettendo sia così, pare che gli artisti oggi siano un po' troppo illuministi e ci mettano ben troppa testa e quasi assente è il cuore.
Questo tornando al post, che credo di aver scritto, spero non solo nella mia mente, dove spiegavo che uno una volta mi disse di aver avuto una fidanzata "vera artista, faceva delle mostre".
D'altronde, caro il mio Fëdor/Miškin, avevi ragione tu: "La bellezza salverà il mondo". Ma solo un idiota può pensarlo: pare proprio che il mondo non voglia essere salvato.

Nero carbone in un giorno di sole

Ero quasi tentata di scrivere un post spensierato...di cucina...
Ma lo farò prossimamente.
Oggi ho avuto un incontro...se così lo possiamo chiamare. Stavo camminando e all'improvviso mi si è parata innanzi una figura tutta nera. Ma proprio nera...neri i vestiti e anche la pelle. Solo che non era un africano, era una persona che si era coperta faccia e mani di nero, come carbonizzato. Suppongo fosse coperto di grasso per motori per ripararsi dal freddo. O forse era terribilmente sporco, ma ne dubito.
Comunque sia, mi ha chiesto un'elemosina.
E io come una sciocca siccome ero distratta non gliel'ho data. Però non era solo questo. Mi aveva turbato perchè stavo camminando assorta in altri pensieri ed è successo tutto così in fretta che non ho avuto nemmeno il tempo di pensare di mettere mano al portafogli. Mi ero pure un po' spaventata...
Comunque andando via ho sentito dirgli "per favore, per favore"...ma con una...disperazione tale...come se fosse il suo ultimo momento di vita. Solo che ero presa da altre cose successe immediatamente prima e ho realizzato solo strada facendo tutto questo...tanto che a un certo punto, scesa nella metro, stavo per tornare indietro per dargli la mia monetina, ma tanto ormai l'avevo perduto tra la folla.
Così...non potendo fare di più...l'ho affidato in una preghiera.
Non sopporto questa cosa che noi viviamo in case calde, che abbiamo più o meno delle sicurezze (e per me non è il periodo più sicuro del mondo...sto anche vivendo l'esperienza dell'esule in un certo senso)...
E tanta gente no.
Quando passo di sera e vedo i senzatetto sdraiati per terra tutti insieme...in una sorta di dormitorio all'aperto...Uno aveva addirittura un lettino, fatto di cartoni, proprio a forma di lettino...
Poi guardo noi...la gente...
che spendiamo soldi in mille sciocchezze...
Che ci ubriachiamo che ci droghiamo che bruciamo averi e vita mentre c'è chi non ha nè gli uni nè l'altra...
Che non capiamo in ogni momento quanto stiamo bene nelle nostre case, davanti ai nostri computer, ipnotizzati dinanzi agli schermi...
Non penso che ognuno dovrebbe lasciare tutto e vivere per strada...c'è chi lo fa...ma penso che sarebbe meglio se tutti avessero meno, ma ciascuno avesse qualcosa. Il minimo indispensabile...ovverossia, tutto. L'amore. Cibo per nutrirsi. Una casa calda. Una famiglia, qualche amico. Niente di più, niente di meno.
Noi sempre chiusi nelle nostre certezze mentre tanti, tanti, tanti, troppi sbiadiscono giorno dopo giorno nella precarietà (e non quella dei contratti lavorativi).
Pascal diceva una cosa che poi ho ritrovato grossomodo simile in un libro di un autore di libri per bambini (ma quello era il suo primo libro per tutti) e suona più o meno così: l'essenza dell'uomo risiede nel suo essere sublime e basso, divino e meschino.
E l'umanità vive di questo...l'umanità presa nel suo complesso...
C'è chi vive di glorie sublimi, come un angelo del Cielo. E chi vive sprofondato nel più nero degli inferni.