Il bene non è un parlarsi addosso

Sto notando che accade spesso che se qualcuno dice a qualcun altro una parola buona, una frase di stima, ecco che subito si corre a pubblicarlo su Facebook. E questo purtroppo accade spesso anche da parte di molti bravi cristiani. Che accada una volta, presi dall'entusiasmo, ci potrebbe pure stare, condividere fa parte della natura umana "normale", ma se accade praticamente sempre, o molto spesso, ecco che due conti bisognerebbe farseli. Quando il bene fatto diventa un parlarsi addosso, quando diventa uno sciovinismo fine a sé stesso, bisogna chiedersi a che e a chi giova questa vanità. Io penso che se uno SCEGLIE di essere cristiano, deve comprendere che deve aspirare alla santità. La santità non è avere le visioni mistiche e parlare con gli angeli, è una cosa molto più ordinaria, molto più alla portata di chiunque. Dio chiede appunto di essere santi, non mistici. Allora non abbiamo bisogno di segni esteriori per essere santi, cioè null'altro che perfetti nell'amore. Come non c'è bisogno di avere le stimmate per essere santi, così non c'è bisogno di spiattellare sui social ogni attestato di stima altrui. Non è l'esteriorità che ci rende migliori a noi stessi e agli altri. Allora, quando qualcuno ci dice del bene, Dio lo sa, e questo conta. Che importa che lo sappiano mille persone, metterlo in vetrina? Per essere santi quindi occorrono cose molto più concrete ma anche molto più sottili, come il conoscere sé stessi, ri-conoscere le proprie vanità nascoste, e rinunciarvi. Questo vuol dire essere santi, che poi è tautologico con l'essere cristiani. Perché se un cristiano si comporta come chiunque, allora lo capisco perché molti sono disamorati di questo Gesù, e vedono in questa solo una religione e non un approccio alla vita molto, molto radicale. A un cristiano non è permesso di comportarsi come chiunque, perché deve seguire Cristo, e lui non era certo chiunque. Non si è testimoni credibili, e allora, di cosa ci si lamenta se il mondo va altrove, inseguendo altri dèi e altri idoli? A noi cattolici piace ricordare continuamente quanto Dio si sia innamorato di una virtù di Maria: l'umiltà. Spesso la si confonde con la falsa modestia. Ma l'umiltà è proprio quello smettersi di parlarsi addosso per far parlare le proprie azioni, e pazienza che non lo sappiano tutti, l'importante è che lo sappia il Cielo. Dove peraltro, come pure diciamo di credere, risiedono una moltitudine immensa di creature.

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