Un secchio da riempire

Oggi con una persona si rifletteva su quanto il tempo ultimamente sembri scorrere veloce. Sarà un'impressione, non so se tutti hanno questa percezione; personalmente ho riscontrato tale osservazione nei discorsi di molti. Sarà che io sto crescendo e si sa che crescendo il tempo, che quando eri piccolo sembrava dilatato e interminabile, pare diventare una specie di imbuto che ti risucchia. Per il momento lascio ai fisici il dare un'eventuale spiegazione a tale sensazione. Quello che mi colpisce è un'altra cosa: è come usiamo questo tempo. Lo riempiamo di cavolate e ancora non ho capito se questo sia necessario per non accorgersi di quanto esso scorra in fretta. Non ho ancora capito se questo sia necessario per non guardarsi vivere, per non acquisire una certa consapevolezza di sè, per non mettersi allo specchio al fine di guardarsi per qualcosa di più della vanità. Insomma, non ho capito se è una cosa positiva, perchè diversamente potremmo accorgerci di quanto questa esistenza possa essere sì bellissima quando è piena e ricca, ma anche devastante nel momento in cui si capisce quanto essa sia vuota, farcita di orpelli che la ricoprono, la decorano, la ornano, le mettono il cerone, ma poi in fondo sotto c'è solo a malapena un'impalcatura.
Perchè ultimamente è questa l'impressione che ho nell'osservare le persone...

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