La cosa buffa di tutta questa discussione della carne è che si dice tutto senza dir niente.
Per quanto mi riguarda mi sono sentita come se fosse caduto un meteorite ed avesse abbattuto tre quarti della popolazione terrestre. Bum! Millenni di certezze fatte improvvisamente vacillare. Non me lo aspettavo, sono sincera.
Non sono una grande sostenitrice dell'Oms, ma se una simile affermazione viene da una simile istituzione, evidentemente i costi sociali da sostenere per le cure sono diventati veramente alti.
Ora, che la carne faccia venire il tumore, brutta cosa ma, di fatto, dobbiamo morire tutti, in un modo o nell'altro. Fa venire il tumore anche l'inquinamento, anche parlare al cellulare. A me da vegana sta benissimo che si faccia capire alle persone che la carne fa male. Ma a tanta gente non importa farsi del male, altrimenti non fumerebbero, o non si abbufferebbero, che so, di dolci.
Si parla di non voler ammalarsi e non morire, di stare bene...senza pensare che è la stessa cosa che vorrebbero quelle creature che vengono quotidianamente ammazzate per essere mangiate. Quindi non capisco appunto questa cosa: ma vi preoccupate e discutete tanto sul non farvi venire il tumore (ammesso e non concesso) perché volete vivere...non pensate che lo vorrebbero anche le vostre vittime?
Seconda cosa. La perdita paventata di 186mila posti di lavoro, o quanti sono. Non è così. La parola chiave si chiama "conversione". Basta convertire l'economia: hai voglia posti di lavoro, forse aumenterebbero persino. Come negli anni '50: passeremmo da un'economia di guerra (cos'altro è, sennò, questa economia di sfruttamento e sangue?) a un'economia di pace. La pace con il creato e ogni vivente.
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