Dell'incommensurabile varietà dell'uomo

Ultimamente...ero presa da cose un po'..."terrene"...le ideologie, i movimenti giovanili...l'arte e la musica ad essi legati...Domandandomi il valore di tutto questo...
Considerando il fatto che spesso si tratta di contenuti...di rottura...la rottura va bene, con certi modelli...ma quando propone modelli validi...invece spesso c'è tanto nichilismo dietro le varie manifestazioni della cultura giovanile che si sono susseguite negli ultimi anni...e se non c'è nichilismo, c'è quantomeno un gran senso di vuoto...di vite che stanno andando, non si sa dove...
Poi stasera una persona mi ha nominato un santo...Massimiliano Maria Kolbe...mi ha detto che l'ha colpita la bellezza della sua vita...e al fatto che "lui ha veramente vissuto"...
Bé...che cosa vuol dire vivere veramente? Ci sono persone che sono davvero libere. Spesso li chiamiamo santi, se siamo credenti...Penso che vivere sia quello...vivere, liberi di amare, al di fuori di ogni convenzione....
Senza scambiare ciò per mero libertinismo o assenza di limiti.
In fondo questo modo di vivere ha in sé anche una profonda somiglianza con l'anarchia...perché si potrà essere liberi da padroni e oppressori solo quando si avrà il coraggio di amare veramente, nella verità, quella che permette la pura libertà, senza la quale (la verità) non ci sarà mai modo di vivere davvero liberi. Infatti qualcuno diceva "la verità vi farà liberi"...già...Liberi di amare, e liberi di vivere. Non liberi di fare quel che ci salta in testa in ogni momento, che non è libertà, ma schiavitù dei sensi e dell'ego.
E ho pensato alla grande varietà degli esseri umani. Miliardi e miliardi di esseri umani che si sono succeduti nel tempo, ognuno diverso dall'altro. Ognuno ha fatto un percorso, un cammino, una vita. Ma di questi, quanti sono stati liberi? Quanti hanno vissuto veramente? Quanti hanno capito il senso della parola "amore"?
Più vado avanti nella mia seppur ancor breve vita, più mi accorgo di quanto ciascuno di noi fondamentalmente non ha che lampi, pezzetti, minuscoli frammenti di verità...e ce la giochiamo a tenersi ognuno il proprio pezzetto e a volerlo talvolta imporre agli altri, non per forza esplicitamente, ma anche solo con il credere ciecamente che in quel pezzetto ci sia tutta o quasi, o una buona parte di verità. E fuori chi non la pensa come noi. E invece sarebbe bello se ognuno avesse l'umiltà di capire che in ogni cuore c'è come una tesserina di un grande puzzle, se ciascuno mettesse la sua tesserina su questo puzzle, man mano diverrebbe completo. Potremmo chiederci perché allora il Creatore ci ha dotati solo di piccoli frammenti, di piccole tesserine...La risposta trovo sia semplice...perché appunto ci mettessimo a collaborare. Dall'amore viene collaborazione. Ma niente, questo non ci entra in testa.
Altre volte vogliamo metterci di tutto, in questo puzzle. Pure quelle tesserine che non c'entrano nulla. E roviniamo il quadro d'insieme.
E questo mi scoraggia un po'. Mi domando se mai raggiungeremo la completezza. Qualcuno, singolarmente, ce la fa. Ma come umanità, quando?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il caso, se non risolve tutto, quantomeno aiuta, a far tornare le risposte, ma comunque semplifica la vita...Sempre.

Per esperienza.


Giangirolamo Da Millepen

ars ha detto...

Dici, caro?
Dipende a quale caso...ci si riferisce :)

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