Quando il veganesimo diventa ideologia, piuttosto che fare del bene agli animali, diventa solo strumento per l'autoaffermazione di qualcuno. Per liberare gli animali dallo sfruttamento e, contemporaneamente, per permettere anche a tante persone di avere risorse distribuite più equamente, non ha molto senso fare la guerra. Bisogna spiegare, non scontrarsi.
Non si tratta di essere conniventi: bisogna sempre dire la verità; con fermezza, ma anche con la consapevolezza che alzare muri non giova alla causa.
Per questo non sono dalla parte di tanti animalisti e antispecisti che cercano di imporre quasi con la forza o con azioni di petto quello che non è una guerra, ma un atto d'amore, e come tale andrebbe fatto conoscere.
A me non interessa radicalizzare uno scontro, interessa portare le persone a una sana e costruttiva riflessione, nonché a scelte autonome, sentite e definitive al riguardo. Non sopporto che sia diventato tutto politicizzato, almeno nel modo di condurre questa partita, perché alla fine si è solo creata un'altra fazione, quella degli animalisti contro quella dei carnivori, e di fatto in tutto questo nessuno farà mai un passo verso l'altro. Chi cederebbe alle idee di colui che identifica come un nemico?
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